lunedì 29 giugno 2015

Florida, l'orso si gode la piscina

Si tuffa, nuota, risale dalla scaletta e si rituffa: più che un animale Bruiser sembra un bambino.



Si tuffa, nuota, risale dalla scaletta e si rituffa. L'orso Bruiser è uno degli ospiti del Single vision, santuario che ospita animali selvatici in Florida, ma a vederlo sembra un bambino. Apprezza con totale entusiamo la piscina che il loro angelo custode, Carl, ha montato per far giocare lui e i suoi amici.

lunedì 22 giugno 2015

Figo, il cane eroe: per salvare la padrona cieca si butta sotto il bus.

Il golden retriever Figo ha dimostrato un coraggio che un umano forse non avrebbe avuto, rischiando la vita per salvare la signora Audrey.


 La sua zampa, finita sotto le ruote dello scuolabus, è molto compromessa, ma Figo si rimetterà. E d'altra parte il coraggio certo non manca a questo golden retriever che si è tuffato per salvare la sua padrona non vedente da un brutto incidente stradale. E' successo a Brewster, vicino a New York: la signora Audrey stava attraversando la strada, con al guinzaglio il fido cagnolone, quando uno scuolabus stava per travolgerla. 
Ma il cane l'ha spostata dalla traiettoria del mezzo, con un gesto da vero eroe. Audrey Stone ha comunque riportato alcune fratture, ma si rimetterà presto in piedi e ha lanciato un appello: "Il mio Figo merita una medaglia al coraggio".  

lunedì 15 giugno 2015

Tre animali che non conoscete

Pigliamosche reale


Il pigliamosche reale del nord (Onychorhynchus coronatus mexicanus) è un passeriforme e si trova principalmente nel Centro America. È un uccello abbastanza comune e ha come tratto distintivo un piumaggio molto variopinto in testa, come una corona.


                                                           Tarsio delle Filippine


Il tarsio delle Filippine (Tarsius syrichta) è un parente delle scimmie e fa parte della famiglia dei Tarsidi. Vive nella parte sud-orientale dell'arcipelago delle Filippine e il suo aspetto varia molto a seconda dell'isola in cui è nato. L'elemento comune a tutti gli esemplari sono naturalmente gli enormi e vistosi occhi color ambra. Sono fissi all'interno dell'orbita, quindi per spostare lo sguardo un tarsio deve per forza muovere la testa, che grazie al collo ruota fino a 180 gradi. Di giorno dorme appeso agli alberi, di notte va in cerca di insetti e piccole prede per nutrirsi. Comunica con i suoi simili tramite gli ultrasuoni, ed è a oggi l'unico primate conosciuto a farlo.


                                                                  Aye Aye



L'aye aye (Daubentonia madagascariensis) è un primate ed è originario del Madagascar, dove vive lungo la costa orientale e nella foresta pluviale. Almeno esteticamente ricorda in qualcosa i lemuri e gli esemplari adulti raggiungono un'altezza intorno al metro. Ha diverse cose in comune con i primati e con i roditori, tanto che inizialmente i primi esploratori pensavano si trattasse di un qualche tipo di scoiattolo gigante. Usa le mani con molta destrezza e ha il pollice opponibile. Dorme di giorno ed è attivo per poche ore subito dopo il tramonto. Mangia di tutto, dagli insetti ai vegetali, ed è particolarmente longevo, almeno in cattività dove supera di norma i 20 anni.

lunedì 8 giugno 2015

Romagna, in mare dopo cinque mesi: è tornata in libertà la tartaruga Lia

Salvata per miracolo da un principio di annegamento, è stata curata all'acquario di Cattolica. E ora nasce anche l'info point "Tartamica"




Torna a nuotare libera tra le acque dell'Adriatico dopo cinque mesi passati in cura all'acquario di Cattolica. È la storia di Lia, una tartaruga marina che era stata trovata in fin di vita a causa di un principio di annegamento. Trentotto chili di peso per sessantotto centimetri di lunghezza, questo carapace è una caretta caretta, specie in estinzione nelle nostre acque dove ogni anno muoiono circa 40mila esemplari sui 130mila pescati accidentalmente.


Lia, invece, è stata salvata dalle amorevoli cure degli esperti dell'acquario, che hanno collaborato con la Fondazione cetacea di Riccione. Per far sì che i liquidi defluissero dai suoi polmoni, la tartaruga è stata tenuta fuori dall'acqua in posizione inclinata per 48 ore, prima di iniziare un lungo percorso di recupero.

Un risultato che premia gli sforzi fatti anche per quanto riguarda la sensibilizzazione nei confronti dei rischi di estinzione di questi animali. Le tartarughe, infatti, spesso muoiono soffocate per i rifiuti umani che trovano nel mare, come dei semplici sacchetti di plastica. Necessaria quindi una profonda opera di educazione, che a Riccione passa per il nuovo info point "Tartamica": qui i visitatori potranno conoscere meglio il mondo dei carapaci e le loro abitudini.